Impianto autorizzato dove vige un divieto


articolo apparso sul quotidiano "Il Tirreno", giovedì 29 luglio 2010:


 BAGNI DI LUCCA. Legambiente torna all’attacco sull’impianto a biomasse che Alce vuole realizzare nell’ex cartiera. Si contesta la collocazione in cui verrebbe a trovarsi la centrale: sopra un acquifero da cui, spiega l’associazione, si approvvigiona la Media Valle. Sussiste, secondo gli ambientalisti, un rischio inquinamento. Per questo hanno fatto richiesta ufficiale alla Provincia di chiarire perché è stato autorizzato un impianto a biomasse in un luogo in cui il piano territoriale di coordinamento (Ptc), redatto dalla stessa amministrazione, vieta la costruzione di centrali termoelettriche.
 Si fa riferimento all’articolo 27 del Ptc, che prende in esame le aree a elevata vulnerabilità, intrinseca o potenziale. In queste aree, spiega il Ptc, «non è ammissibile il nuovo impianto di centrali termoelettriche». Per voce del suo presidente provinciale Michele Urbano, Legambiete chiede di conoscere «le misure di salvaguardia e/o autotutela che la Provincia intende adottare per rispettare le esplicite prescrizioni del Ptc a tutela della fragilità del succitato acquifero, ovvero per perseguire gli obiettivi dichiarati nel nuovo piano di gestione delle acque del Serchio».
 La richiesta di informazioni è stata inviata per conoscenza anche all’Autorità di Bacino, professor Raffaello Nardi. Il quale conferma le previsioni del Ptc. «Nel piano di gestione che abbiamo fatto, per legge dobbiamo riprendere i corpi idrici dalla Regione, che a sua volta li prende dalla Provincia», dice Nardi. In sostanza, la Provincia potrebbe contraddirsi, vietando e poi autorizzando lo stesso progetto.





Articolo tratto da: Comitati Ambiente di Diecimo e Valdottavo - http://www.diecimo.it/public/
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